Pile e batterie a secco estratte da radio, transistor, calcolatrici, giochi, walkman. Farmaci scaduti, siringhe. Vernici, pitture, colori, coloranti, inchiostri. Smacchiatori e solventi (es.: acquaragia, trielina, ecc.). Insetticidi e antiparassitari, colle, collanti e stucchi. Prodotti fotografici. Combustibili solidi e liquidi. Accumulatori per auto e autoveicoli. Batterie per auto, moto, scooter. Olio minerale per auto trazione. Olio vegetale esausto. Mercurio. Si ricorda che tutti i rifiuti urbani pericolosi si possono riconoscere dai simboli riportati sui loro contenitori.
Le pile, che non possono essere riciclate o bruciate, sono destinate ad impianti appositi dove subiscono un trattamento che le rende inerti.
Delle batterie per auto viene riciclato solo il piombo.
Gli oli minerali, una volta recuperati, vengono bruciati in forni appositi per produrre energia elettrica oppure lavorati per produrre un lubrificante di alta qualità.
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